20/02/16

SILENZIO! Quando manga non parla 2

Come avevo scritto nel posto precedente, il seminario di tecnica narrazione di manga 2016 ha contatto con la Silent Manga Audition.
I ragazzi del seminario creeranno le tavole per partecipare quest’audizione, volendo e nolendo.


L’opera partecipante deve soddisfare una condizione molto importante: i personaggi non devono parlare. È vietato l’uso dei baloonn e le didascalie.
È un metodo molto efficace per imaparare il carattere della narrazione di manga, ovvero raccontare a base dello stato d’animo dei personaggi.


Lo so, lo so. Sembra facile e ovvio ma non lo è: ASSOLUTAMENTE.


Così ho deciso di fare un’esercizio ogni lezione. Quello di creare una pagina di storyboard in 30 minuti secondo il tema che gli darò.


Il tema che ho dato come primo esercizio è stato questo: “La felicità - scegliere un ricordo di quando qualcosa vi è reso felice”.
Scegliere qualcosa da raccontare pescando dai propri ricordi, cioè le cose realmente vissute è importante perchè uno lo sa il protagonista come si sente.
Poi le condizioni seguono: non importa come è andato, ma concentrarsi nell’emozione. Raccontatemi, trasmettemi il vostro stato d’animo a forma di storyboard in una tavola minino 3 vignette e massimo 5.


Il risultato: tutti i partecipanti del seminario, TUTTI, hanno preparato una tavola di storyboard raccontando in breve che cosa è successo. Chi tornando a casa con rumore giù si è accorto da un gatto e si è sentito felice, chi è seduto davanti ad un piatto di pasta, chi ha raggiunto la finale di un gioco, chi appena finito l’anno scolastico e si è sentito libero…


Molti hanno raccontato che si sono resi felice accarezando gli animali. Evviva la dolcezza e la sensibilità!


Ma non è questo che volevo.


Lo so, lo so. Mi mancano tanti vocaboli in italiano. Quando parlo faccio gli errori grammatici. Ma non è questo la causa delle rsiposte dei ragazzi che non hanno seguito le condizioni che gli ho date.
Nella testa loro non esiste, “raccontare SOLO lo stato d’animo”.
Quindi devo ripetere l’esercizio.


Secondo tentativo: “Tenete la felicità scelta. Ma non mi raccontate che cosa vi è resa felice, concentrate solo sullo stato d’animo, nella felicità”


Il risultato: uguale… TUTTI hanno ripetuto, magari con meno quantità delle vignette, ma comounque hanno inserito delle vignette che raccontano “che cosa” è successo.

Perché??

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