05/03/12

uno dei modi di fare story board 2

Eccoci qua!

Riprendiamo da dove ci siamo lasciati.

per prima, imposto la fase del punto culminante
Peché, inizio ad impostare da dove è più importante.
La fase del punto culminante, in questo caso, è la scena in cui il protaonista rimane stupito dall'apprezzamento della gente (tavola 3).



Ora imposto la tavola precedente (tavola 2): dobbiamo inserire la scena in cui il ragazzo compie il gesto che colpisce le persone.
Scelgo una situazione adeguata, con l'aiuto di Roberta, una dei miei partecipanti al mio stage: il ragazzo salva  un gattino in difficoltà su un albero.

Appena mi è arrivata un'idea la appunto accanto alla miniatura della tavola. 


Notate che ho aggiunto una parola che spiega "come", il ragazzo sia salito suul'albero, ovvero, "con facilità"e questo mi aiuterà a pensare al modo di raccontare questa fase. 

Ora imposto le vignette.

Prima di iniziare, voglio sottolineare che questa tavola ha bisogno di essere impostata con vignette piccole per rafforzare l'effetto della vignetta grande della terza tavola. Se non sfrutto questo confronto (vignette piccole in tavola 2 contro vignetta grande in tavola 3), l'effetto di P.P. della terza tavola diminuisce.   
Per intenderci, un punto nero sullo sfondo grigio scuro non attira l'attenzione ma sullo sfondo bianco sì!

Per primo ho schizzato le ultime due vignette, quelle precedenti alla prima vignetta della terza tavola (quella di punto culminante) che rappresentano l'attimo prima che il ragazzo stupisca le persone. 
Nell'ultima vignetta abbiamo il ragazzo che si accorge dell'apprezzamento della gente.
Quella precedente a questa è la scena finale del salvataggio: il ragazzo con il gattino in braccio.
Probabilmente, in entrambe le scene, il ragazzo si trova ancora sull'albero.

Poi, ho impostato la prima vignetta ritenendo che sarebbe efficace una vinetta lunga verticale per dare l'idea dell'altezza dell'albero su cui il ragazzo sale. 

Lo spazio accanto a questa prima vignetta potrò dividerlo in tre vignette piccole per raccontare il salvataggio.

Come potete notare, non inizio a lavorare sulla storia dalla prima pagina perché il mio "scopo" è il punto culminante. e mi sono assicurata lo spazio necessario per questo.

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Ma ho notato un problema.
In base a questa impostazione mi è rimasta 1 tavola per spiegare chi è il ragazzo ed è arrivato in città e che trova un gattino in difficoltà. Spiego ogni elemento con una vignetta? Naaaaaa!

Allora mi rifletto e trovo una soluzione:
sposto il punto culminante all'ultima tavola.
Avevo lasciato in bianco la tavola 4 per la fase "conclusione", ma non ha detto che tutte le fasi devono avere la stessa quantità di spazio. 
L'ultima vignetta ci C.L. (la gente appulaude il ragazzo) può funzionare benissimo come conclusione. Può darsi che dopo, io divida in due vignette questo momento per dare un maggiore senso di conclusione, ma per il momento lascio tutto così.

Ecco, ora intanto ho impostato la prima tavola, la fase dell'introduzione.
La prima vignetta è "skyline" dei grattacieli per dare informazione riguardo al "dove" e al "quando".
La seconda e la terza sono dei visi incuriositi dei passanti della città.
La quarta vignetta in grande, il ragazzo, nostro protagonista, in figura intera . In questo modo posso presentare bene ai miei lettori il mio protagonista ("chi").   


Ritorno alla fase dello sviluppo. 
Ora ho la disposizione di due tavole a doppia pagina.

Le ultime vignette della tavola, saranno sempre quelle due ultime che avevo disegnato.
La vignetta lunga verticale (che è inizio del salvataggio) potrei impostarla come ultima vignetta della tavola 2.

La seconda tavola racconterà, come "il ragazzo incontra la situazione" (il gattino in difficoltà).
La terza tavola racconterà, il "salvataggio del gattino".

Ancora non so esattamente come impostare le vignette, ma so che cosa devo raccontare.




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