La settimana scorsa, alla lezione sono venuti solo 2 partecipanti a causa della neve. Quindi non siamo andati avanti. Questa settimana, il 10 febbraio, la scuola sarà chiusa.
Intanto, oggi, qui sul blog, approfondirò l'argomento de "La base della storia - 2", ovvero "4 fasi per la storia (Ki Sho Ten Ketsu)".
La scheda di 4 fasi.
Sarebbero:
Introduzione, sviluppo, punto culminante (colpo di scena) e conclusione.
Non sognate, dunque, di arrivare una distribuzione finale ed efficace tentativo.
Provare, provare, provare e provare !!
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Un esempio di layout.
Questo lavoro lo ripeterò finché il layout non mi convincerà.
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Torniamo al grafico.
Ma sarà sempre più debole del punto culminante. (se no, non sarebbe "punto culminante").
Il grafico può avere diversi picchi ma il più alto sarà sempre il quello del punto culminante.
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Le 4 fasi sono il base dei un racconto.
Così, anche per ogni singola fase.
Nell'introduzione ci sono piccoli 4 fasi e nel fase sviluppo anche.
Un po' simile al concetto di "frattale".
http://it.wikipedia.org/wiki/Frattale
Le 4 fasi sono anche il nucleo da cui poter costruire una lunga storia lunghissima.
Ma allora chi domina regola delle 4 fasi domina ogni storia?!
Direi proprio di sì.
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Il terzo fase "TEN (punto culminate / colpo di scena)" corrisponde al punto emozionale più alto.
Per la costruzione di una storia lunga, possiamo inserire ripetutamente (quanto basta) lo sviluppo e il colpo di scena.
Introduzione, sviluppo, punto culminante (colpo di scena) e conclusione.
Queste 4 fasi non avranno la stessa lunghezza.
Se stiamo preparando una piccola storia di 4 pagine, possiamo iniziare a distribuire un fase per ogni pagina. Ma poi, apporteremo modifiche a seconda delle esigenze della storia.
Per esempio, potremmo avere: 1 pagina e mezzo d'introduzione, 2 pagine di sviluppo, una vignetta grande per il punto culminante e il resto per la conclusione.
Oppure: mezza pagina di introduzione, due pagine e mezzo di sviluppo, due terzi di pagina per il punto culminante e un terzo di pagina per la conclusione.
Se stiamo preparando una piccola storia di 4 pagine, possiamo iniziare a distribuire un fase per ogni pagina. Ma poi, apporteremo modifiche a seconda delle esigenze della storia.
Per esempio, potremmo avere: 1 pagina e mezzo d'introduzione, 2 pagine di sviluppo, una vignetta grande per il punto culminante e il resto per la conclusione.
Oppure: mezza pagina di introduzione, due pagine e mezzo di sviluppo, due terzi di pagina per il punto culminante e un terzo di pagina per la conclusione.
Questo non significa che la fase che occupa più spazio sia la più importante.
E’ solo una questione di “esigenza” o di “efficacia”
Ma a questa distribuzione finale (più efficace) si arriva dopo aver modificato, riveduto e perfezionato il tutto diverse volte.
Ma a questa distribuzione finale (più efficace) si arriva dopo aver modificato, riveduto e perfezionato il tutto diverse volte.
Non sognate, dunque, di arrivare una distribuzione finale ed efficace tentativo.
E con "tentativo" intendo fare il layout completo delle tavole, non solo produrre gli appunti per ogni fase.
Bisogna ...
Bisogna ...
Provare, provare, provare e provare !!
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Pratica: come impostare 4 tavole seguendo 4 fasi
Prima di tutto, quando decidete il layout, fate uno schema in piccolo, in modo da poter osservare tutto con un unico colpo d’occhio.
E’ importante che disegnate dei piccoli rettangoli che rappresentino le pagine affiancate.
Nel caso della nostra storia da 4 pagine ci vogliono 3 rettangoli, ognuno diviso in due parti (vedere la figura), a rappresentare le pagine affiancate.
Di solito nel Manga, la prima pagina è singola (non inizia mai a doppia pagina) e così anche l'ultima pagina.
E' importante progettare a doppia pagina, tenendo sempre in mente la forma finale che le vostre tavole assumeranno quando verranno stampate e rilegate in un libro.
E' necessario che l'autore sia consapevole dell'effetto visivo della doppia pagina.
Vicino ai rettangoli potete scrivere gli appunti delle 4 fasi.
Come abbiamo già detto, se la storia è di 4 pagine, per iniziare, posso mettere in ogni pagina una fase. Poi modificherò.
Secondo la progettazione, provo a inserire grosso modo le vignette.
Alcune vignette sono vuote perché, magari al momento, non ho idee. Oppure non riesco a disegnare senza documentazione, allora lascio in bianco e magari metto degli appunti scritti.
In questo caso, a metà della terza tavola e nella prima metà della quarta c’è il "colpo di scena". Ho deciso di usare delle vignette grandi. La seconda vignetta della terza tavola sarà la scena del punto culminante.
Alcune vignette sono vuote perché, magari al momento, non ho idee. Oppure non riesco a disegnare senza documentazione, allora lascio in bianco e magari metto degli appunti scritti.
In questo caso, a metà della terza tavola e nella prima metà della quarta c’è il "colpo di scena". Ho deciso di usare delle vignette grandi. La seconda vignetta della terza tavola sarà la scena del punto culminante.
Questo lavoro lo ripeterò finché il layout non mi convincerà.
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Torniamo al grafico.
Le 4 fasi possono avere variazione.
Il primo grafico è uno standard dell’andamento dell'emozione: inizia dal basso e piano piano aumenta e arriva in alto, al punto culminante e finisce abbassandosi di nuovo.
Ma si può iniziare dall'alto:
Ma si può iniziare dall'alto:
Per esempio, la storia si apre con una scena di omicidio, oppure s'apre la porta di una classe di una scuola ed entra un personaggio gridando qualcosa ecc....
Ma sarà sempre più debole del punto culminante. (se no, non sarebbe "punto culminante").
Il grafico può avere diversi picchi ma il più alto sarà sempre il quello del punto culminante.
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Le 4 fasi sono il base dei un racconto.
Così, anche per ogni singola fase.
Nell'introduzione ci sono piccoli 4 fasi e nel fase sviluppo anche.
Un po' simile al concetto di "frattale".
http://it.wikipedia.org/wiki/Frattale
Le 4 fasi sono anche il nucleo da cui poter costruire una lunga storia lunghissima.
Ma allora chi domina regola delle 4 fasi domina ogni storia?!
Direi proprio di sì.
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I 4 fasi per una lunga storia
Il terzo fase "TEN (punto culminate / colpo di scena)" corrisponde al punto emozionale più alto.
Per la costruzione di una storia lunga, possiamo inserire ripetutamente (quanto basta) lo sviluppo e il colpo di scena.
Anche in questo caso, però, il vero punto culminante sarà quello emozionalmente più alto.
Per trovare conferma di questa teoria, basta analizzare qualche buon film.
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Ci vediamo la prossima settimana!!!!!
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